Cosa è la massofisioterapia

La massoterapia è l’insieme di diverse manovre eseguite sul corpo per poter lenire dolori muscolari o articolari, allentare tensioni e affaticamento muscolare, per tonificare il volume di alcuni tessuti ma anche per migliorare il benessere psichico del soggetto. Scopi del trattamento massofisioterapico sono la riduzione e l’annullamento del dolore e di altri sintomi e segni di sofferenza. Il trattamento si può effettuare precocemente in modo da anticipare il più possibile l’azione benefica e di sollievo; allo stesso tempo la precocità dell’intervento terapeutico è di prevenzione rispetto alla rapida strutturazione di compensi statico-dinamici e danni tissutali (contratture, fibrosi, alterazioni del microcircolo locale, alterazione della conduzione nervosa, modificazione della percezione corporea e motoria con tutto ciò che ne può derivare, ecc.). È indicato nella Normalizzazione delle strutture neuro-muscolo-scheletriche disfunzionali e sintomatiche: con riferimento a limitazioni nella mobilità articolare o nell’equilibrio di forze e tensioni muscolari, coordinazione ed efficacia nell’azione muscolare, recupero di conduttività neurale ed efficacia della circolazione sanguigna e linfatica, distribuzione corretta della mobilità multisegmentaria e ripristino di adeguate e fisiologiche sinergie motorie e funzionali.

 

Chi è il massaggiatore massofisioterapista?

“Il massaggiatore-massofisioterapista è un operatore ausiliario di area sanitaria che interviene nei disagi della riduzione della mobilità, eseguendo, dietro prescrizione medica, interventi e trattamenti massoterapici.
Per i trattamenti di benessere e riequilibranti non è necessaria la prescrizione medica.
Più dettagliatamente: il massaggiatore-massofisioterapista ai sensi della normativa vigente, è in possesso di una solida cultura di base ed una preparazione che gli consentono sicure competenze operative atte alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione (DM 105/97).
L'attività professionale di massaggiatore-massofisioterapista è praticata attraverso il massaggio terapeutico, igienico, connettivale, applicato allo sport, con modalità differenti a seconda delle indicazioni del sanitario.

Il Corso, sulla base dell'ordinamento didattico statale, si sviluppa con un percorso formativo che armonizza conoscenze teoriche ed esercitazioni pratiche, attraverso argomenti e discipline di studio che assicurano, al termine del percorso, le più idonee capacità operative. Il contesto lavorativo è individuato nel libero esercizio dell'attività professionale nonché nel rapporto di lavoro subordinato (Legge 403/71; CCNL di settore del 10.01.2013).

L'attività di massaggiatore-massofisioterapista si può considerare ricompresa nelle attività sottoposte a vigilanza sanitaria di cui all'art.99 TULS, con conseguente applicabilità dei successivi artt. 193 e 194 TULS.

TITOLO: Diploma di Massaggiatore Massofisioterapista rilasciato ai sensi e per gli effetti della L. 403/71, del DPR 1406/1968, del DM 105/1997. Autorizzazione ed accreditamento della Regione dell’Umbria”.

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Chi è il laureato in scienze motorie?

Le scienze motorie e sportive sono quelle discipline che si occupano delle attività fisiche e dello sport, attraverso lo studio trasversale della medicina, della psicologia, della fisiologia e della didattica dello sport. La denominazione internazionale del campo della scienza in questione è Sport science, Physical activity, Physical education and sport, in accordo agli standard dell'International Council of Sport Science and Physical Education. In Italia, viene utilizzato nel linguaggio comune il termine "Scienze motorie" per abbreviazione di "Scienze Motorie e Sportive". Proprio per la multidisciplinarità e la particolarità insite nella "Scienza dello sport, dell'attività fisica, dell'educazione fisica e sportiva", di difficile definizione perché campo sospeso tra arte e scienza, pedagogia e medicina, si è più volte visto il prevalere di saperi storicamente più forti che attorno ad essa gravitano: Medicina su tutti, ma anche, ad esempio, Psicologia, Pedagogia, Fisiologia, Diritto, ecc. In Italia sono poche le Facoltà di Scienze Motorie (Università Statale degli Studi di Milano, Università degli Studi di Torino “SUISM”, Università degli Studi di Roma "Foro Italico", Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Napoli "Parthenope", Università degli studi di Verona, Università degli studi di Messina ecc. per esempio), mentre i corsi di laurea in scienze motorie e sportive afferiscono per la gran parte alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, di Psicologia e di Scienze della Formazione/Educazione. Corso di laurea in Italia Il corso di laurea inizialmente (negli anni di transizione da I.S.E.F. all'Università) aveva una durata di 4 anni composti da 3 anni uguali per tutti più un anno di indirizzo obbligatorio da scegliere tra (didattico/educativo,attività motoria preventiva e adattata, economico/manageriale, tecnico/sportivo) per i nuovi iscritti, mentre per i diplomati ISEF che volevano conseguire il pieno titolo di laureati furono attivati, in quel periodo, dei corsi integrativi con esami e una tesi finale.(quarto anno. A seguito della riforma dell'università anche questo corso di laurea è stato omologato alla modalità 3+2, ossia 3 anni di laurea di base (I livello) e 2 di laurea specialistica oggi magistrale (II livello), prevedendo per quest'ultima tre distinti percorsi: Preventivo (Attività Motorie Preventive ed Adattate), Economico-Manageriale (Management delle attività Motorie e Sportive) e Scientifico-Tecnico (Scienze e Tecniche dello Sport). In tutti e tre i corsi di Laurea, oltre alle materie biomediche, indispensabili perché gli allievi conseguano le necessarie nozioni di base di Anatomia, Biochimica e Fisiologia necessarie per comprendere cosa c'è alla base del movimento umano, vengono somministrati corsi "pratici" relativi alle diverse discipline sportive, in palestra, sul campo sportivo ed in piscina. L'applicazione pratica "sul campo" delle nozioni apprese durante le lezioni frontali, è indispensabile al raggiungimento di un'ottima professionalità dei Laureati. Il corso di Laurea prevede un numero ampio di discipline, variabile in qualità e quantità da università ad università. Le materie possono essere distinte in pratiche (inerenti al settore motorio e sportivo) e teoriche (inerenti al settore biomedico, giuridico, economico, della metodologia didattica e dell'allenamento e psicopedagogico). Tra le discipline pratiche svolte in molti dei corsi di laurea disseminati tra gli atenei italiani, citiamo a titolo non esaustivo i principali sport di squadra italiani (calcio, rugby, pallavolo, basket, pallanuoto), e quelli individuali come l'atletica, il nuoto, la scherma, la ginnastica artistica e quella ritmica. Tutti questi corsi sono conclusi con esami teorico (orali e/o scritti)-pratici.

 

Chi è il laureato in "scienze dell'sport e dell'allenamento"?

La Laurea Magistrale in Scienza e Tecnica dello Sport si propone di realizzare un percorso formativo che permetterà, da un lato, di preparare professionisti pienamente qualificati per operare a livelli medio-alti nel mondo dello sport agonistico fino a quello di elite e, dall'altro, di formare la leva di nuovi aspiranti ricercatori pronti per accedere ai corsi di dottorato. A tal fine, le attività formative previste dovranno fornire una solida preparazione soprattutto in ambito tecnico-sportivo, biologico, medico, psicologico e pedagogico, con elementi di conoscenze giuridiche. Ulteriori competenze, che permetteranno al laureato della classe di applicare un corretto approccio sperimentale al suo specifico ambito di attività, saranno acquisite attraverso attività formative dedicate alla metodologia della ricerca. In questo modo il laureato magistrale potrà adeguatamente svolgere attività di ricerca, progettazione, programmazione, coordinamento e direzione delle attività tecnico-sportive nei diversi contesti lavorativi. Il corso di studi fornirà dunque la capacità di guidare l'atleta dall'età giovanile alla sua evoluzione in atleta maturo attraverso la conoscenza delle:

  • Basi scientifiche e metodologie di progettazione, conduzione, prescrizione e gestione dell'allenamento tecnico-tattico, e della preparazione fisica nelle differenti discipline sportive;
  • Metodologie e tecniche per la valutazione funzionale e sportiva dell'atleta, della sua attitudine e del talento sportivo, per una corretta progettazione e programmazione individualizzata del processo dell'allenamento;
  • Capacità di utilizzare moderne tecnologie e strumenti informatici per lo sviluppo di nuove strategie, tecniche e tattiche di interesse sportivo, nel rispetto della lealtà sportiva;
  • Conoscenze degli aspetti, biomedici e psico-pedagogici correlati all'attività sportiva, alla tutela e al recupero della salute e della prestazione dell'atleta, alla diffusione di comportamenti corretti in ambito igienico-sanitario, e al diritto di cittadinanza nello sport e ai più generali processi di inclusione.

 

Chi è il chinesiologo

Chinesiologia La chinesiologia è la scienza che studia il movimento umano razionale, attivo in tutte le sue forme. Il movimento attivo viene studiato nelle sue diverse aree: intellettivo-cognitiva, affettivo-emotiva, fisico-motoria, sociale-relazionale. L'etimologia fa riferimento ai termini greci kínesis, nel senso di movimento, e lógos, nel senso di studio. In Italia la chinesiologia è una materia di studio comune a vari percorsi di formazione accademica e i suoi campi di applicazione riguardano il settore:

  • educativo (ed.fisica nelle scuole)
  • preventivo (ginnastica posturale, di mantenimento, terza età, fitness, ecc.)
  • formativo (ginnastica per bambini, giovani, ecc.)
  • ricreativo (ginnastica con musica, animazione, giochi, ecc.)
  • sportivo (preparazione atletica, allenamenti, ecc.)
  • adattato e compensativo.
Formazione del Chinesiologo In Italia, le figure di Diplomati degli Istituti Superiori di Educazione Fisica (ISEF), in secondo tempo dai Dottori in Scienze Motorie e Sportive hanno attribuito a sé tale denominazione. Pertanto, in Italia con il termine Chinesiologo si è identificato:
  • il Diplomato ISEF
  • il Dottore in Scienze motorie e sportive
  • l'operatore in possesso di titolo di studio riconosciuto equipollente da apposito decreto ministeriale
Un'intesa siglata dalle associazioni maggiormente rappresentative dei Laureati in Scienze Motorie e Sportive (LSM) e dei Dottori Fisioterapisti, nonché dal Ministero della Salute e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), stabilisce le competenze e i limiti di intervento dei Laureati in Scienze Motorie impiegati nella promozione della salute. Tra le competenze rientrano le attività motorie e sportive che si possono far praticare:
  • alle persone che hanno terminato l'inter riabilitativo,
  • ai soggetti con patologie stabilizzate,
  • per prevenire l'obesità, l'involuzione muscolo-scheletrica ed il diabete,
  • a persone, anche con disabilità motoria, che percepiscono il bisogno di muoversi o gli è consigliato
  • per combattere l'ipomobilità,
  • per favorire la socializzazione e promuovere stili di vita corretti.

 

Le differenze tra Pilates e Posturale

Spesso posture sbagliate, gesti ripetuti incorretti e posizioni squilibrate possono creare una modificazione del sistema muscolare, creando squilibri tra le miofascie di esso. La maggior parte della ricerca nel campo delle disfunzioni dei muscoli del pavimento pelvico e dei muscoli lombari hanno dimostrato che i problemi sono collegati con una disfunzione geometrica della muscolatura lombosacrale e addominale (inglese: deep muscle corset system, abbreviato DMCS). Il DMCS fornisce stabilità segmentale nel bacino e nella colonna vertebrale, impedendo movimenti intervertebrali (cioè tra ogni vertebra ) e segmentali del bacino. Se le fascie si accorciano da un lato e dall’altro si allungano e sussegue un posizionamento scorretto dell’articolazione e di conseguenza un funzionamento ridotto dell’intera area circostante e non. Che cos’è la ginnastica posturale? La ginnastica posturale è una sequela di esercizi e movimenti che mettono la struttura muscolare in equilibrio. Questi esercizi hanno come scopo rinsegnare al corpo umano le posture da assumere quotidianamente per poter eseguire il movimento in maniera corretta. Questa ginnastica non è solo per chi ha già delle patologie come, ad esempio, protrusioni discali o scoliosi, ma soprattutto per prevenire questi e tanti altri disturbi. Che cos’è il Pilates? Il Pilates, noto anche come metodo Pilates, invece, è molto più dinamico e tonificante. E’ un modellamento di tutto il corpo per rafforzare i muscoli, soprattutto quelli pelvici, addominali e dorsali, ma non solo… si lavora anche su spalle, pettorali e gli arti inferiori e superiori. La lezione può avvenire sul tappetino (MAT-Work) e/o con le attrezzature sviluppate appositamente dall’inventore Joseph Hubert Pilates, nato a Mönchengladbach nel 1883. Il Pilates combina il controllo del corpo, tecniche di respirazione e di rilassamento in movimenti armoniosi. La formazione aiuta ad aumentare la forza, per sviluppare elasticità e per ottenere una migliore consapevolezza del corpo. Principali differenze: 1. Pilates allena i muscoli profondi, mentre, la ginnastica posturale spesso solo i muscoli della schiena superficiali. 2. Nel Pilates è molto importante la respirazione postero-laterale, per sostenere il corpo durante l’allenamento. Nella ginnastica posturale, invece, la respirazione addominale aiuta a rilassare i muscoli e, di conseguenza, ad allungarli. Conclusioni: E’ particolarmente consigliata la combinazione di esercizi di ginnastica posturale e del Pilates per una schiena forte ed un atteggiamento sano.